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In natura: 4 fatti affascinanti sul gatto pallas

Nota dell`editore:

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1. Rock on

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Prende il nome dal biologo tedesco del XVIII secolo Peter Simon Pallas, che per primo descrisse la specie nel 1776, questo gatto selvatico è anche conosciuto come il manul, gatto delle steppe o gatto selvatico di roccia. Il secondo nome si riferisce alla sua preferenza per le aree rocciose con copertura, che lo aiutano a mimetizzarsi con ciò che lo circonda. Si trova in Asia centrale, dal Mar Caspio passando per l`Iran, l`Afghanistan, il Pakistan e l`India settentrionale fino alla Cina centrale, la Mongolia e la Russia meridionale.

2. Quella faccia!

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Il gatto Pallas ha una testa rotonda, una faccia piatta, orecchie corte e arrotondate e grandi occhi gialli. A differenza della maggior parte dei gatti, le cui pupille si contraggono in fessure verticali, forma piccoli cerchi.

3. Un pezzo di pelliccia

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Sotto il pelo soffice e morbido del gatto Pal- las è un sottopelo lanoso scuro due volte più lungo della pelliccia sul resto del corpo. Lo fa cacciare pesantemente per la sua pelle.

4. Amali e lasciali

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Entrambi i sessi sono solitari ma si accoppiano tra dicembre e marzo. La chiamata di accoppiamento è detta per resem; un incrocio tra la corteccia di un cagnolino e il grido di un gufo.

Circa l`autore: Kim Campbell Thornton è uno scrittore pluripremiato nel sud della California. Le sue materie comprendono la cura degli animali domestici, la salute e il comportamento, la conservazione della fauna selvatica e della vita marina.

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